Educazione&Scuola ha effettuato la prima ricerca in Italia sui fenomeni di bullismo alle superiori.
Il risultato ha evidenziato che un ragazzo su due a scuola subisce episodi di violenza verbale, psicologica e fisica.
“Parolacce, offese e “prese in giro”, ma anche minacce, botte e danni alle proprie cose. Sono questi gli atti di bullismo che i ragazzi hanno denunciato più frequentemente nell’ambito della ricerca dedicata al fenomeno, realizzata dall’associazione Villa Sant’Ignazio per conto della Provincia di Trento”.
Fonte: www.edscuola.it
Questi dati non solo emergono in questa ricerca, ma sono anche confermati da altri studi, tra cui uno dell’Istat, che ha fotografato la situazione dell’anno 2014 confermando che in Italia un adolescente su due subisce episodi di bullismo.
Fonte: www.corriere.it
Vista l’urgenza di prendere azioni importanti per limitare un fenomeno così diffuso, il 13 aprile 2015 sono state emanate le nuove linee di orientamento per azioni di prevenzione e di contrasto al bullismo e al cyberbullismo dal MIUR.
Lo scopo di queste linee guida è la realizzazione di una serie di azioni per fornire al personale della scuola gli strumenti di tipo pedagogico e giuridico per riconoscere i segnali precursori dei comportamenti a rischio e per prevenire e contrastare le nuove forme di prevaricazione e di violenza giovanile.
www.miur.gov.it
Un altro dato allarmante è che non solo il bullismo è un fenomeno altamente diffuso, ma è anche in aumento, come conferma l’indagine Amnesty International-Doxa. La ricerca condotta su un campione di mille persone dice infatti che per 7 italiani su 10 il fenomeno del bullismo è in crescita.
Nell’analisi della responsabilità, secondo quasi la metà degli intervistati (45%), l’incremento si è verificato a causa della “grande cassa di risonanza fornita dai social media”, mentre il 26% ritiene che la crescita sia dovuta al costante “clima di incitamento all’odio e alla discriminazione presente sui media”. Per un italiano su quattro, invece, il bullismo è sempre stato presente e non ci sono differenze sostanziali rispetto al passato, se non un incremento delle denunce.
Fonte: www.ansa.it
Ciò che possiamo evincere da tali dati è che elevare la qualità dell’educazione in famiglia e a scuola rappresenta una priorità fondamentale a cui dovremmo dedicarci con la proposta di strumenti concreti ed efficaci.
La vera domanda da porsi è: “esistono degli strumenti in grado di portare risultati nella prevenzione del bullismo in classe?”
Il Centro Studi Podresca ha realizzato una ricerca che prosegue da oltre 30 anni e un progetto educativo che coinvolge insegnanti, genitori, educatori e alunni al fine di migliorare la qualità dell’educazione attraverso lo sviluppo delle abilità personali.
L’obiettivo della ricerca è quello di maturare le conquiste attualmente più urgenti nel mondo dell’educazione: aumentare la comprensione tar le persone, avere buone relazioni, collaborare in modo costruttivo, rendere efficace il processo di apprendimento, sostenere un positivo sviluppo della personalità, donare riconoscimento all’individuo e favorire la sua espressione.
La ricerca del Centro Studi Podresca è stata applicata in numerosi progetti nelle scuole, realizzati in collaborazione con gli enti regionali, che hanno portato a risultati concreti: il miglioramento delle relazioni in classe.
Oltre ai dati positivi emersi con la valutazione quantitativa, molto significative sono le testimonianze dirette degli alunni, degli insegnanti e dei genitori.
Ecco alcune comprensioni emerse dai bambini che hanno partecipato al progetto “Costruire Relazioni” a Morbegno (SO) da gennaio a giugno 2018.
“Ho imparato ad aiutare.”
Tommaso, 7 anni
“Fare il ponte della relazione è
stato emozionante e bellissimo
e ho imparato che gli occhi
possono parlare al posto della
bocca.”
Noemi, 8 anni
“Voglio diventare amica delle mie
difficoltà.”
Valentina, 9 anni
Scarica il report completo del progetto
Altre condivisioni dal progetto “Start al Volontariato” realizzato con gli studenti del terzo anno del Convitto Nazionale Paolo Diacono a Cividale del Friuli.
“Quest’esperienza mi ha aiutato a migliorare le mie relazioni e i miei rapporti con gli altri.”
“Ho imparato a capire di più le persone, facendole parlare e considerando ogni loro aspetto, sia personale che critico nei miei confronti.”
“Ho potuto ascoltare le altre persone senza interrompere.”
Scarica il report completo del progetto
I progetti realizzati nell’ambito dell’educazione dal Centro Studi Podresca sono stati riconosciuti da numerosi enti e portati all’ONU come esempio di buona prassi per contribuire agli obiettivi del millennio, in particolare l’Istruzione di Qualità.
L’invito è quello di investire nello sviluppo nella abilità umane per il miglioramento della qualità dell’educazione.
“Gli Investimenti nell’Educazione sono quelli con i migliori interessi”.
Benjamin Franklin