Ci sono due momenti nella collaborazione che agiscono come il famoso motore a combustione interna a due tempi: creare la squadra e agire come squadra.
Il primo tempo di questo motore è l’unione del gruppo, cosa non sempre facile: a causa dell’egoismo e delle intenzioni nascoste non si riesce a trovare lo scopo e il fine comune. Le relazioni sono alterate, inquinate, troviamo più spesso un “no” che un “si” alla collaborazione.
Il secondo tempo di questo motore porta ad agire come squadra. L’azione rivela se la collaborazione funziona e se la squadra è stabile.
Nella settima lezione del corso “Abilità di Relazione” studiamo le azioni della collaborazione: programmare, coordinarsi e agire insieme.
Oggi possiamo osservare una mancanza significativa di risultati nella collaborazione e quel che è più tragico ancora, non ne soffriamo, lo tolleriamo e alla fine lo consideriamo normale.
Al posto della collaborazione, vengono introdotti dei surrogati o dei sostituti che sembrano sostituirla, ma di fatto risultano inefficaci. I sostituti sono molti e simili a una pubblicità ingannevole: promettono soluzioni convenienti in cui si ottiene di più con un impegno minore.
Un esempio è un senso di appartenenza che si ottiene semplicemente comprando un oggetto, come la maglietta o la sciarpa con il logo; di fatto le persone non creano una squadra ma solo un numero di persone, che alla fine non ha scopi, né fini comuni, né costruisce nulla insieme.
Accade così che si venga a creare una collaborazione solo apparente, con false squadre, e questa è una delle ragioni per cui non si crede di poter collaborare veramente e di poter costruire insieme.
Per agire insieme in modo efficace serve imparare a programmare, coordinarsi e costruire insieme in piena sinergia. Per progredire, serve riconoscere le finte squadre e le false collaborazioni, serve portare alla luce le difficoltà nell’assumere un ruolo e trovare il proprio posto in una squadra.
Agire per la squadra rivela tutti i pregi, i difetti e le mancanze della squadra.
Nell’azione troviamo la verità: In actione veritas. Solo l’azione rivela la presenza o meno di una squadra. Solo ciò che si è costruito insieme realizza il successo della squadra.
Se osservando ciò che la squadra ha costruito, non sì è in grado di sentire “mio e nostro” allora non si è parte di quella squadra; ci si trova dentro a un sostituto che in modo ingannevole suggerisce di farne parte, inseguendo qualche interesse nascosto o del tutto inconsapevole.
La collaborazione che ha avuto successo affronta ancora due passi di fondamentale valore: festeggiare i risultati e crescere con la collaborazione. La squadra festeggia i suoi componenti e ogni componente festeggia la sua squadra. Questo aspetto gestito correttamente produce un effetto di crescita straordinario: evolve e trasforma l’identità della squadra. L’identità è la percezione di sé, cosa si pensa di essere. Il festeggiare il risultato opera una straordinaria metamorfosi: il risultato comune, il costruire insieme produce il salto da “Io” a “Noi”. Il festeggiamento del risultato produce la crescita dell’identità della squadra. Essere una squadra che agisce insieme per ottenere un risultato è diversa da una squadra che lo ha realizzato. Un gruppo che ha saputo costruire insieme collaborando acquisisce una reputazione, una forza e una visione che supera quella di ogni singola persona.
Ti auguro di trovare tutta la collaborazione di cui hai bisogno!