IL RAPPORTO TRA L’INCOMPRENSIONE E LA SOLITUDINE

Il processo di comprendere gli altri non avviene a costo zero. Per mantenere la possibilità di dare e di ricevere piena comprensione serve investire in tutte le abilità di relazione: scegliere di non ferire gli altri, chiedere a loro di non ferirci, voler aiutare, interagire con libertà di scelta e tante altre. 

Siccome tutto ciò può risultare “costoso” in termini umani, invece di continuare a dare e a ricevere maggiore comprensione, iniziamo a prendere indebitamente. 

Il processo di comprensione porta le persone a un avvicinamento  graduale e progressivo. Due universi entrano in contatto e si esplorano reciprocamente compenetrandosi nelle loro categorie esistenziali. Ll bene che un individuo possiede, le sue conoscenze e le sue risorse, diventano accessibili. Il bene viene messo a disposizione per essere compreso, non derubato. Tuttavia, senza esserne del tutto consapevoli, il rubare inizia a sostituire i processi di dare e ricevere comprensione. Spesso la dinamica non è intenzionale e la sostituzione avviene in modo impercettibile. Sottoposta a una moltitudine di pressioni sia esterne che provenienti dalla vita che interiori, bisogni, impulsi vari o frustrazioni), la persona invece di comprendere, inizia a prendere. L’individuo che sostituisce il processori comprendere l’altro con il processo di prendere dell’altro senza accorgersi diventa il costruttore della sua incompletezza: inizia a percepirsi egli stesso incompleto, insoddisfatto, inquieto e invece di chiarire che cosa vuole essere e diventare veramente e come ottenerlo attraverso canali corretti, inizia a fare propri i modi di essere che prende dagli. Invece di comprendere, prende. Invece di esprimersi veramente, si maschera con modo di essere che non gli appartengo. Potrebbe esprimersi veramente, ma questo accade solo nel grado in cui comprende l’altro. La comprensione dell’altro gli permette di rimanere se stesso, distinto dai modi che l’altro ha scelto di essere, di assumere e di esprimere.  Ma se per qualche ragione invece di comprenderlo egli sceglie o preferisce prendere e rubare all’altro il suo “essere” e i suoi modi di esserlo, senza averlo compreso, egli erroneamente non solo lo abusa, mancando di stima e rispetto, ma cade nell’errore fatale di prendere qualcosa di un altro che confonderà chi o come essere. La natura e la qualità dell’espressione dell’altro è qualcosa che non può essere presa o rubata, può essere solo compresa. Nel processo di comprensione non possiamo arricchirci dell’altro. Nel processo di rendere dall’altro non solo non avviare e nessun tipo di ricchezza, ma avviene la perdita di se stressi. Una matematica singolare si afferma in questa particolare dinamica umana: 

Quanto prendo-rubo all’altro, tanto perdo me stesso 

In una relazione umana basata sulla maturità personale le conoscenze e le informazioni a disposizione vengono usate per esprimere se stessi, per mostrarsi e farsi conoscere, per costruire insieme, per contribuire alla qualità della vita. La comprensione produce fiducia interiore e risultati concreti. La capacità di originare e condividere le reciproche creazioni aumenta la forza morale e la nobiltà etica.

Ogni individuo è dotato in origine di una fortissima spinta a esprimersi. I bambini amano esprimersi e quando ci riescono sono pienamente soddisfatti, non chiedono altro. Altrettanto forte è la curiosità verso gli altri e il desiderio di conoscerli. Quanto i bambini vengono rispettati nel corso della loro crescita, tanto mantengono questi impulsi naturali. La misura in cui soffrono nei rapporti con gli altri, diventa anche la misura nella quale si ritirano dalle relazioni, si nascondono, iniziano a mentire, si difendono e attaccano.   

Le radici della relazione affondano nella nostra consapevolezza. L’intensa e piena consapevolezza di sé si riflette nella corretta ed equilibrata comprensione degli altri. Essere e avere se stessi crea il terreno in cui è naturale capire, accettare e rispettare ogni altro individuo. La consapevolezza crea la spontanea simmetria dell’equivalenza: io ho valore, tu hai valore, la nostra relazione ha valore

Post Recenti

Iscriviti alla Newsletter