Ogni persona percepisce se stessa in modo soggettivo e questo vissuto è molto importante. La percezione di se stessi gioca un ruolo decisivo perché influenza gli atteggiamenti che assumiamo: come ci poniamo nei confronti degli altri e come, di conseguenza, veniamo trattati. L’identità che assumiamo determina il nostro sistema decisionale: come e perché prendiamo una decisione per la nostra vita.  

La percezione di sé può essere reale oppure alterata, qualcuno può sopravvalutarsi o sottovalutarsi, può credere di essere più o meno capace di quanto dimostra con i risultati che ottiene concretamente. 

La dimensione mentale-emozionale contiene la capacità di interpretare le esperienze e di assegnare significato e valore alla vita, per renderla degna di essere vissuta. Le funzioni mentali – come elaboriamo le conoscenze e i dati a nostra disposizione – sono lo strumento principale del successo; all’opposto, se sono carenti o inefficaci diventano la ragione del fallimento. La mente definisce il comportamento della persona ed ha una natura funzionale: è capace di attivare le azioni che portano al traguardo desiderato. Sommando conoscenze, scelte, decisioni, azioni e abilità ci ritroviamo proprio lì dove vogliamo essere. 

La mente però possiede anche una componente inconscia e reattiva che porta un persona ad agire come non vorrebbe e a trovarsi in situazioni indesiderate. 

La parte della mente che rimane celata e inconsapevole custodisce molta informazione invisibile che condiziona la persona, la sua volontà, la sua abilità decisionale e il suo orientamento. Questo bagaglio umano composto da vissuti irrisolti e da pregiudizi, spesso entra in rotta di collisione con le scelte consapevoli. 

Da un lato la persona ha idee, desideri e progetti ma appena decide di compiere il primo passo si trova bloccata dai suoi sabotatori inconsci, viene assalita dai dubbi, dall’irritazione e dai timori. In molti casi sono proprio questi gli ostacoli che le impediscono di riuscire. 

Cosa possiamo fare? Un passo avanti che possiamo compiere da subito è riconoscere le azioni corrette che facciamo ogni giorno, riconoscere i risultati che otteniamo e dare valore a queste esperienze. Sentire che sono momenti importanti e preziosi della nostra vita e divenire consapevoli di essere una persona funzionale. Anche se non tutto risulta perfetto, noi funzioniamo. Altrettanto importante è donare lo stesso riconoscimento agli altri e permettere a loro di sentirsi persone capaci e funzionali. È bellissimo apprezzare gli altri e donare un’autentica stima. 

Oltre all’attenzione quotidiana, possiamo affrontare lo studio della mente funzionale, un corso che offre le conoscenze e gli strumenti per rendere forti le proprie eccellenze e per superare gli ostacoli. I risultati sono così importanti che assumono una valenza speciale perché si riconosce di avere gli strumenti funzionali per operare nella vita. Possiamo apprendere qualcosa di innovativo e di rivoluzionario: immergersi in un viaggio importante dentro noi stessi, elaborare il propio passato, esserci di più nel presente e scoprire quale direzione vogliamo intraprendere per il nostro futuro. 

Il punto centrale è la motivazione, è il ben noto spartiacque esistenziale: “Trovo il coraggio di mettermi in discussione e mi tuffo nel fiume della vita?” 

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