QUALI STRATEGIE STO USANDO E QUALI STRATEGIE USANO GLI ALTRI?

Le strategie sono la logica di fondo che organizza il nostro comportamento e determinano che cosa riusciamo o non riusciamo ottenere. Nella maggior parte dei casi le strategie rimangono in secondo piano, non ne siamo consapevoli e non ci occupiamo in modo diretto della loro funzionalità. Ci accade, però, di trovarci in situazioni indesiderate e non ne comprendiamo la ragione. Ci chiediamo: “Perché questo problema è accaduto proprio a me?” Non riusciamo a capire quale causa abbia prodotto quel preciso effetto, perciò la vita ci appare ingiusta. Sappiamo che l’ingiustizia esiste ma in molti casi il disagio o il fallimento sono solo la conseguenza di una strategia inadeguata allo scopo e al contesto. 

Non solo abbiamo bisogno di assumere le giuste strategie, ma dobbiamo anche sapere quali strategie stanno usando gli altri nei nostri confronti. 

In più, dobbiamo essere capaci di ottenere i risultati desiderati con le nostre strategie e interagire in modo efficace con quelle degli altri. 

Le strategie sono simili alle ricette e possono essere di diversa natura: strategie collaborative che portano un beneficio a tutte le persone coinvolte o strategie sleali in cui uno tenta di avere un vantaggio a scapito degli altri. Uno dei grandi passi di crescita che ci attende, a livello personale e sociale, è scoprire che le strategie collaborative sono veramente le migliori, sotto ogni punto di vista. 

Le strategie diventano evolutive quando ci consentono di ottenere risultati migliori nella vita, quando creano relazioni di alta qualità e quando ci conducono a divenire maggiormente consapevoli. 

La strategia ottimale non solo suggerisce come agire e organizza il comportamento, cioè indica “come” raggiungere l’obiettivo nei migliori dei modi, ma alimenta anche la forza per ottenerlo. La strategia corretta accende e alimenta anche la motivazione. 

Dunque non solo cosa, non solo come, ma anche perché. 

Quando abbiamo un buon arco, una freccia e l’abilità di prendere la mira, è la forza dell’arciere che tende l’arco e scocca la freccia a determinate il risultato.   

Il modo in cui la tensione-sofferenza si trasforma in comportamento è il processo in cui precipita e si definisce una strategia. Una buona strategia può essere solo intenzionale e consapevole. Una strategia inconsapevole e automatica non è mai una buona strategia anche quando porta a un risultato.    

Le decisioni prese da una persona che segue la sua strategia si possono scontrare o essere casualmente in accordo con le decisioni prese dagli altri che seguono le loro strategie. Divenire consapevoli quanto delle proprie, tanto delle altrui strategie è fondamentale. Non sapere esattamente cosa facciamo agli altri e cosa gli altri fanno con noi è un terreno scivoloso. La situazione può diventare tragicomica quando “la mano destra non sa quello che fa la mano sinistra”. Figuriamoci cosa succede quando la mano destra non sa che cosa fa a se stessa! Quando una persona non è consapevole delle strategie che adotta, corre il rischio di intraprendere strade sbagliate o inconcludenti. Rischia di trovarsi coinvolta in giochi competitivi, conflittuali o addirittura lesivi. Esiste un evento evolutivo da un lato semplice e dall’altro lato di grande valore: introdurre l’individualità consapevole. Con l’ingresso significativo dell’individualità consapevole nelle strategie di vita i giochi mutano nella forma e nella sostanza. Muta la percezione di cosa sia un vantaggio e di cosa sia una perdita. Secondo la mia personale opinione, finché le strategie computano solo interessi, costi e guadagni rimangono fondamentalmente incomplete perché non contemplano adeguatamente la funzione dell’individualità consapevole, le sue proprietà e la sua abilità di scegliere secondo parametri diversi da ciò che un corpo o una mente strutturata considerano un vantaggio. Oltre a non considerare l’individualità consapevole, un altro errore consiste nel ritenere la consapevolezza una costante stabile e fissa. Questo è un dato errato perché essa muta e incide significativamente. L’individuo può divenire maggiormente consapevole e questo trasforma il suo orizzonte esistenziale. La consapevolezza può rendere una persona più generosa, allora invece di vedere un costo o una perdita, potrà vedere l’opportunità di fare un dono. Studiare e applicare le strategie evolutive è veramente un viaggio meraviglioso perché tutto rimane uguale e tutto cambia, in meglio. 

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