STRATEGIE EVOLUTIVE PER UNA PERSONALITÀ INCLUSIVA E VINCENTE

Il dubbio o la fiducia che hai nel prossimo 

sono strettamente connessi con i

dubbi e la fiducia che hai in te stesso

-Khalil Gibran-

“Strategie evolutive” nasce in seno alla ricerca più ampia di Scienze delle Abilità Umane sviluppata dal Centro Studi Podresca. La nostra ricerca racchiude un know how originale e inedito, complesso e articolato, dedicato interamente allo sviluppo delle abilità della persona (life skills) applicate in tutte le aree della vita. Tre sono i pilastri fondamentali: 

1 strumenti per una maggiore consapevolezza, 

2 strumenti per relazioni di alta qualità e 

3 strumenti per ottenere risultati. 

Le “Strategie Evolutive” che avrete modo di esplorare e conoscere sono state concepite come “Giochi”. L’accezione del termine è quella data nella “Teoria dei giochi”. Il gioco è composto da alcuni semplici elementi capaci però di mette in movimento la curiosità, l’interesse, la volontà, l’intenzione, il valore, il tempo, la priorità e le risorse a disposizione. 

Il primo elemento che origina un gioco scaturisce dalla considerazione di non essere, non poter fare o di non avere qualcosa. La considerazione è altamente soggettiva. La ragione per cui una persona matura simili conclusioni fa parte della sua struttura psicologica, inclusa la componente inconscia foriera di elementi irrazionali. Perché una persona sente di non avere valore, perché pensa di non essere mai abbastanza, perché crede di non essere sufficientemente considerata, amata o accettata? Perché crede di non poter stare senza quello che le manca? 

Da questa considerazione nasce una tensione strutturale nella forma di sofferenza. Questo tipo di polarità all’interno di una psicologia umana origina un gioco. Il gioco è il modo in cui la tensione interiore di non essere o non avere qualcosa si placa cercando di ottenerlo. 

La struttura del gioco è composta da tre elementi semplici ma potenti: una  polarità composta da due punti separati e la tensione che si crea tra di essi. 

Il primo punto è: non sono, non faccio, non possiedo. Il secondo punto della polarità è: non posso fare a meno di voler essere, fare e possedere. 

Tra i due poli si instaura una tensione strutturale che orienta l’attenzione, gli obiettivi, le risorse, la motivazione e il comportamento.  

La tensione cerca la via per placarsi. La via per placarsi e far collassare la polarità è ovvia, invece risulta incerta e imprevedibile la modalità in cui la tensione si trasformerà in comportamento. Le strategie che una persona assume rappresentano appunto questa straordinaria trasformazione. 

Non è scontato che la tensione-sofferenza di una persona si trasformi in modo automatico in strategia. Anche nel caso in cui questa trasformazione avvenga non è garantita l’efficacia della strategia. Introdurre una maggiore consapevolezza nella tensione strutturale, impregnarla di una maggiore abilità di relazione e di strumenti per ottenere più risultati, aumenta la possibilità di ottenere una strategia funzionale e vincente.

La sfida che mi sono posto è stata quella di formulare una teoria d’insieme composta da dieci strategie che possono essere immediatamente utili e usufruibili nella vita quotidiana, da spendere in famiglia e nella professione, per ottenere una realizzazione personale e al contempo elevare la qualità delle proprie relazioni. 

Le dieci strategie evolutive nascono all’insegna dell’urgente bisogno di rinnovamento delle relazioni umane e dalla necessità di costruire un futuro migliore insieme agli altri. Le modalità che storicamente ci hanno accompagnato fino a questo momento hanno esaurito la loro ragione d’essere, appaiono inadeguate e insoddisfacenti.

Ognuna delle strategie proposte è un’unità a sé stante, ma quando vengono sommate insieme e messe in pratica, ecco la meraviglia di un effetto degno di nota capace di fare la differenza, capace di dare senso e valore alla propria vita e di migliorare anche la vita di chi – per scelta o per caso – ha incrociato il nostro destino.

1. LE MIE STRATEGIE

2. LE STRATEGIE DEGLI ALTRI

3. STRATEGIE COMUNI

4. STRATEGIE DI COOPERAZIONE

5. STRATEGIE PER LA CONSAPEVOLEZZA

6. STRATEGIE PER ELEVARSI

7. STRATEGIE PER INNOVARE

8. STRATEGIE PER OTTENERE UNA FITNESS CAUSALE

9. STRATEGIE PER LA CORRETTA COMPETIZIONE

10. STRATEGIE PER L’UMANITÀ.

Ho seguito un metodo di lavoro preciso per costruire le dieci strategie. Alcuni elementi fanno apparire il corpo o la forma della strategia. Altri elementi ne creano il movimento o l’azione. I primi due punti sono deputati alla formazione del corpo della strategia. I tre punti che seguono sono deputati alla formazione del movimento della strategia: 

1 Processi e strumenti per  conoscere maggiormente se stessi. 

2 Processi e strumenti per pulire o sanare se stessi dai dati errati e dalle conseguenze dei fallimenti passati. In questa dimensione della psicologia umana si insediano sensi di colpa, atteggiamenti, identità, resistenze e forzature che diventano sabotatori del fine che si desidera realizzare. 

3 Processi e strumenti per esprimere se stessi. L’espressione di sé risulta molto più importante di quanto viene considerata e ha lo scopo di crescere fino a diventare causale. 

4 Processi e strumenti per ottenere i risultati desiderati.

5 Processi e strumenti per interagire con efficacia in una rete di relazioni (abilità di relazione). Questo include la facoltà di conoscere gli altri sia nelle loro disfunzioni che nelle loro eccellenze e saper interagire in modo costruttivo con loro.

L’interazione continua e reciproca dei cinque elementi formano una stella che racchiude uno spazio all’interno del quale si originano le strategie. 

Il mio augurio è che sempre più persone assumano in modo consapevole delle strategie collaborative capaci di considerare il valore delle persone. 

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