La prima unità di STRATEGIE EVOLUTIVE apre allo studio di “Le mie strategie”. Seguirete un metodo di lavoro. Non abbiate fretta di afferrare e definire le vostre strategie. Passo dopo passo emergeranno in tutta la loro semplicità ma anche in tutta la loro potenza. Il primo nodo riguarda l’acquisizione di una maggiore conoscenza di se stessi. Il difetto della maggior parte delle persone ordinarie è una mancata conoscenza ED). Le persone si percepiscono con un senso di “io” frutto di molte identificazioni, sia sensoriali del corpo che psicologiche come atteggiamenti, identità, punti di vista, sentimenti graditi e repulsi, credenze di se degli altri e della vita, insomma un insieme di molte cose che di fatto l’individualità consapevole possiede, ma non è. Per una maggiore conoscenza di se che discrimini l’individuo consapevole e le impressioni della mente che vanno a costruire il corpo della personalità sono necessari le ED (esperienze dirette). Le ED rivelano gradualmente le dominanti che poi devono essere strutturate in strategie per guidare il comportamento utile e virtuoso. Per alcuni la sfida per un maggiore conoscenza di se è ottenere una ED (conoscenza diretta – non processuale di se). Per altri, che già le possiedono, la sfida da intraprendere sarà una maggiore conoscenza soggettiva di se: volontà, scelte orientamenti, stile e qualità della vita desiderati. Per altri ancora la sfida sarà comunicare di più la conoscenza soggettiva di se stessi e renderla visibile e comprensibile ad un numero maggiore di persone.
Il passo seguente consisterà in un progetto mirato per esprimere maggiormente se stessi con una maggior numero di persone.
La terza sfida del corso consisterà nel padroneggiare la sfera di determinazione. Una griglia di interpretazione geniale che permette di cogliere una visione d’insieme su ciò che determina un evento. Che cosa determina un risultato? La sfera della determinazione vi indicherà anche quale strategie sono errate e vanno epurate, abbandonate o rimosse e quali ottimali per ottenere il successo delle vostre intenzioni. Vi rivelo un piccolo segreto: quanto siamo capaci di farci determinare dai risultati: “io sono esattamente i miei risultati”, tanto diventiamo capaci di determinare il risultato futuro. Le due abilità sono direttamente proporzionali, correlate oserei dire speculari. Per qualche ragione non ci riconosciamo nei nostri risultati che quasi mai corrispondono all’immagine idealizzata che abbiamo di noi stessi. Il difetto tal origine dalla discrepanza tra apparenza e la sostanza.
La quarta sfida che il corso ti inviterà ad affrontare sono le Strategie delle Categorie esistenziali. Saper preparare il contesto adatto in tutte le categorie esistenziali portandole ad una convergenza utile allo scopo, portando ogni categoria a dare un contributo, amplifica l’azione della strategia stessa portandola con relativa facilità al successo.
La quinta sfida riguarda le Strategie nelle tre Aree Operative. Serve prendere posizione in tre aree operative della vita attiva. Non prendere posizione in queste tre aree ha serie conseguenze. Prendere posizione in queste tre aree sono un ottimo inizio per definire e scoprire le giuste strategie. Le presa di coscienza delle tre aree operative significa costruire un binario su cui le strategie come un treno potranno correre fino alla meta.
Studierete poi le strategie deputate ad Interagire con le Eccellenze.
Il difetto tipo che oggi troviamo consiste nel fatto che le persone non interagiscono con le loro eccellenze. Di solito si opera con le strategie di interagire con i difetti o mediocrità, perché??? Perché per la persona è più importate drammatizzare gli irrisolti, ottenere amore e attenzione, considerazione, espressione della propria condizione, uscire dalla sua invisibilità, piuttosto che ottenere il risultato, il successo del fine dichiarato.
Come abbiamo la comunicazione pre verbale che viene prima di quella verbale e che ne determina l’esito, così abbiamo le strategie non agite che determinano il successo di quelle agite. Esse assumono la forma di atteggiamenti sottostanti, invisibili alle persone, non dichiarati e spesso inconsapevoli.
É la comunicazione pre-verbale che permette a quella verbale di avere successo, cosi la strategia non agita permette di gettare le basi del successo di ogni altra strategia agita che può essere applicata nella vita.
Il passo successivo nel percorso di studio sarà abbandonare la strategia del resistere (dire no) e assumere quella di accettare (dire di si). Anche le strategie del no e del si assumono la forma di atteggiamenti di fondo che rimangono invisibili quanto a chi la agisce (spesso in modo inconsapevole) e tanto a chi la subisce.
Simile ma di maggiore portata è la strategia del togliere valore e del dare valore. La strategia del togliere il valore dell’altro ha lo scopo recondito e non dichiarato di essere superiore oppure per creare un transfer, un legame di dipendenza con l’altro… “tu hai bisogno di me, io ti sono indispensabile, tu non puoi procedere e gire senza di me”…oppure usare il valore in modo manipolato per entrare in relazione con l’altro (la dinamica dei “yes man”), ecc.
Nel corso ricevete tramite le lezioni video registrate le indicazioni per individuare tutti i punti interessanti per crescere nella capacità di maturare tutte le “Mie strategie”. Il manuale dedica sempre una parte per identificare, pulire o abbandonare i difetti, i dati errati, le lacune delle strategie che ci ostiniamo a portare avanti e definire, progettare e agire le nuove strategie vincenti..
Buona Lezione. Vi aspetta una gradita sorpresa con le lezioni video registrate.