Prima o poi nella maturazione della persona si giunge ad una svolta cruciale del viaggio esistenziale. La ragione per cui abbiamo affrontato il viaggio nella mente oscura e reattiva della mente umana si concretizza in questo preciso passo della crescita. Finora abbiamo tentato di rimuovere gli ostacoli, i limiti soggettivi della nostra piena e libera espressione. Abbiamo individuato interpretazioni pregiudizievoli e mal-interpretazioni di se, degli altri e della vita. Abbiamo scoperto e rimosso credenze e identità non utili alla realizzazione della nostra vita perché nate da eventi sopraffacenti che non abbiamo compreso, accettato e sostenuto appieno. Abbiamo scoperto moltissimi giochi di comportamento inconsapevole e automatico che hanno sabotato la nostra autentica espressione. Abbiamo scoperto anche qualche nostra preziosa dominante. Arrivati a questo punto scopriamo che siamo quello che siamo nel grado in cui vogliamo e realizziamo quello che vogliamo. Rimossi in una certa misura i meccanismi e le influenze croniche  pregiudizievoli e inconsce siamo pronti per affrontare l’inizio della mente funzionale.  Dopo aver esplorato la parte sommersa e invisibile dell’Iceberg ora emergiamo dalla parte sommersa e iniziamo il viaggio nella parte emersa e visibile della vita. Iniziamo questa scalata con i fini della propria vita. 

Che cosa sono i fini della vita? Sono quelle mete che noi abbiamo bisogno di raggiungere per sentirci completi, appagati e auto-realizzati. I fini della vita non sono desideri o fantasie di grandiosità, sono dei bisogni da appagare, sono dei traguardi da raggiungere, sono cose importanti per noi. I meccanismi della mente reattiva che abbiamo imparato a conoscere, aggrediscono in modo forte i fini della vita tanto da creare una condizione in cui appaiono tre vissuti: la credenza che non ci sono i fini della propria vita, la credenza di non poter sapere quali sono i fini della mia vita e la credenza che anche se ci sono, di non poterli realizzare.

Il primo passo di questa lezione è riconoscere che questi sono dei pregiudizi da pulire e rimuovere fino a poter affermare, che ogni persona può sapere quali sono i suoi fini della vita e può realizzarli. Possiamo da subito assumere questa posizione: “Io posso scoprire i fini della ia vita” e “Io posso realizzarli”. Osservate che cosa emerge in voi quando affermate di poter conoscere i fini della vostra vita e di poterli realizzare. Perché possiamo sapere quali sono i fini della nostra vita? Perché siamo noi. I nostri fini fanno parte di noi, di chi siamo, di come siamo.Volere qualcosa è insito nella nostra natura. Possiamo dire, simpaticamente: Siamo quello che siamo perché, alla fine, vogliamo quello che vogliamo. I fini esistono e sono io, proprio io e solo io in prima persona a doverli scoprire. I fini si possono realizzare e sono io, proprio io e solo io a poterli realizzare.  Diventa urgente riconoscere tutto quello che ostacola i fini e usando la conoscenza appresa nello studio di mente funzionale, lasciarli andare. Allo stesso tempo, diventa urgente aumentare le componenti funzionali della nostra personalità: “È giusto che io sappia i fini della mia vita, è giusto che io realizzi i fini della mia vita, questo è un bene per me che posso concedermi, questo è un bene per gli altri, che ne avranno un beneficio, questo è un bene per la società; i fini sono utili ed elevano la qualità della vita. 

Con la quinta lezione della Mente Funzionale abbandoniamo lo spazio della mente reattiva e ci addentriamo nella mente funzionale. Nel manuale di lavoro troveremo ancora esercizi per dissolvere le impressioni reattive, ma hanno solo lo scopo di liberare lo spazio ai fini. Questa lezione segna un passaggio nel nostro metodo di lavoro e segna anche un cambio di strategia della crescita. Si agisce non con lo scopo di pulire o rimuovere la lente distorsiva provocata dagli eventi sopraffacenti mal integrati della nostra storia evolutiva, ma solo ciò che impedisce e ostacola l’emergere e il realizzarsi dei nostri fini esistenziali. 

I temi delle otto video lezioni della quinta tappa del percorso di studio sulla mente funzionale sono: 1 Scegliere l’etica. 2 Vivere correttamente. 3 Il benessere e la ricchezza. 4 Scoprire e realizzare i fini della vita. 5 Le fasi della vita. 6 Stile di vita. 7 Stile di vita e lavoro. 8 Crescere come persona.

Essere una persona che pensa che non ci siano fini nella vita, oppure non sa quali sono i fini della sua vita, oppure li intuisce ma pensa di non poterli realizzare o essere una persona che ha scoperto e riconosciuto i fini della sua vita e sente che la vita merita di essere vissuta nel grado in cui tenterà di realizzarli, sono due individui evolutivamente diversi. Il primo confuso e disorientato che barcolla nel buio dell’ignoranza e l’altro orientato e acceso per diventare protagonista della sua storia esistenziale. Peso che non ci sia nessun dubbio su quale sia la via migliore per  spendersi nella propria vita. 

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