La realtà può essere battuta con la giusta immaginazione.
-Mark Twain-
Una volta acquisite le conoscenze, le abilità e il potere di agire nei gruppi di appartenenza con strategie comuni, emerge l’esigenza esistenziale di occuparsi di riconoscere e conquistate la maestria delle strategie di cooperazione.
La forza principale alla base della cooperazione è la fitness del gruppo. Senza una discreta fitness non si raggiunge un successo stabile. Individui, famiglie e aziende hanno una urgente necessità di afferrare la padronanza della fitness per farne una forza propulsiva, causale e vincente della loro vita e della loro attività-espressione specifica. La cooperazione è intimamente connessa con la fitness per una semplice ragione. È la fitness personale o di un gruppo a determinare la priorità dell’azione. Sotto un certo livello di fitness, ad esempio appare l’ansia per la sopravvivenza. L’ansia opera un riordino interiore delle priorità. Diventa prioritario occuparsi di se imponendosi su tutto il resto. In questo caso la collaborazione che richiede un investimento per un fine condiviso, dunque non solo per se stessi, viene minata e poi messa in secondo piano. Solo sopra un certo livello di fitness personale le strategie di collaborazione possono avviarsi e svilupparsi con successo e ottenere un risultato più grande. Diremo che “piove sul bagnato”. Sotto un certo livello di fitness, l’orizzonte evolutivo non è inclusivo del fine dell’altro ma vede solo il proprio fine egoistico (nel senso positivo della parola) Lo scopo di tale dinamica riduttiva è quello di risolvere la propri fragilità ed emergere ed affrancarsi dal tremore interiore nel grande impegno di sopravvivere.
La fitness è la forza che permette di agire con intenzione o reagire attivamente in risposta agli stimoli e si traduce nella percezione: “Io posso – io voglio”.
Una fitness insufficiente si traduce in una percezione soggettiva: “io non posso – io non voglio”.
Questa è la ragione principale per cui si dovrebbe investire nella qualità della vita delle persone. In definitiva, è la qualità della vita, sicurezza inclusa, a determinare la fitness di una persona. Solo una piccola parte, diremo approssimativamente un terzo, è determinato da fattori personali (il corpo, i desideri, le scelte, le abilità personali, il carattere…) Come la fitness personale cresce, aumenta pure la disponibilità alla collaborazione. La fase egocentrica viene superata e appare nella coscienza della persona la curiosità, la necessità e la priorità di collaborare con altri. Nasce la persona sociale, capace di una cittadinanza attiva e consapevole. Processo questo di primaria grandezza nella crescita e formazione di una persona, affatto scontato e che purtroppo diventa sempre più raro e prezioso. La persona che lo matura diventa improvvisamente attiva scoprendo un livello di appartenenza inedito. Il coinvolgimento, la responsabilità e la creatività in seno al suo gruppo di appartenenza si espandono e lievitano in modo graduale e costante. La serenità, la comprensione, l’amore e il sostegno in famiglia fioriscono intensamente e straordinariamente. Come la fitness decade, nella stessa misura decade la capacità e la disponibilità a collaborare e il gruppo di appartenenza diventa soffocante e opprimente con richieste che non si vuole e non si è in grado di soddisfare. Il sintomo di questa condizione sfasata in cui si sperimenta che non si è al posto giusto, nel momento giusto e fare la cosa giusta è un forte disagio che molto presto si traduce in resistenza, lamento e critica. Infine la collaborazione si spezza e la coesione interna al gruppo si frantuma. Per la persona con una fitness insufficiente diventa urgente e prioritario qualcos’altro. Ognuno pensa come sopravvive singolarmente, in famiglia, a scuola, al lavoro. I fini comuni non sono più il veicolo esistenziale principale. Una fitness insufficiente produce una condizione psicologica esclusiva accompagnata da un forte disagio. Una buona fitness con l’ingrediente sano dell’autostima e del successo sufficiente rende la persona incline a relazioni inclusive e intravede il suo successo più grande nel fine comune e condiviso. Ovviamente stare bene con se stessi non risolve tutto, non risolve l’egoismo, l’incapacità di amare, oppure gli effetti di eventi pregressi sopraffacenti, ma rende fattibile il viaggio verso le strategie di cooperazione.
Nessuno è totalmente privo di fitness, non certo coloro che sono capaci di formare una famiglia e lavorare in gruppi di appartenenza. Ma sono pochi coloro che sono capaci di viaggiare ad alta velocità, accelerare e soprattutto continuare a mantenere costante la loro fitness durante tutto l’arco della loro vita. La fitness personale è soggetta a molte variabili di natura diversa. Siamo corde sensibili dalle innumerevoli armoniche fisiche, emozionali, mentali e relazionali. La fitness personale viene facilmente alterata dai propri e altrui sentimenti, dalla propria e altrui condizione fisica, mentale, relazionale e dagli eventi o esperienze intense e più o meno sostenibili che incontriamo senza sosta tutto il tempo. Basta alle volte un imprevisto sgradevole per colorare negativamente la giornata, alterare le nostre scelte e disturbare le nostre relazioni. Perciò risulta molto impegnativo mantenere una linea alta e costante della propria fitness nella propria espressione.
Per fortuna la fisiologia della fitness dei gruppi di appartenenza è molto diversa da quella personale. Essa, paradossalmente, pur essendo composta da individui con una fitness personale variabile e instabile, nella somma della strategie di cooperazione si crea una forza e una stabilità superiore a quella di ogni singolo componete del gruppo. Un esempio di questa dinamica è la formazione dello stormo di oche durante le loro lunghe migrazioni. Volando assieme nella loro formazione a V riescono a volare con una velocità e una continuità superiore a quella di ogni singola oca. Le loro migrazioni di migliaia di chilometri sono mitiche. Parafrasando il proverbio africano che da solo si va più veloci e insieme più lontano, in questo caso insieme si va, sia più veloci e sia più lontano.