Il segreto del canto risiede tra la vibrazione della voce di chi canta

e il battito del cuore di chi ascolta.

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– Kahlil Gibran –

Il gruppo che vuole sviluppare le strategie di cooperazione deve conquistare non solo una fitness alta, ma anche una fitness stabile nel tempo. Per quanto il gruppo sia dotato della possibilità potenziale di viaggiare con una fitness alta e stabile, non accadrà spontaneamente. Vediamo ora un altro elemento determinante per maturare questa condizione. La fitness di un gruppo è sempre il risultato dell’incontro di tre semplici elementi: il grado di sicurezza che è presente nelle relazioni, la stima condivisa e il potere di azione condiviso. Il primo riguarda la quantità e la qualità delle ferite che sono rilasciate nella rete di relazioni. Quanto e come le persone feriscono o vengono ferite nel gruppo di appartenenza? Considero la derisione, il disprezzo, il disvalore e la critica (gossip) nella categoria del ferire. Anche gli atteggiamenti di superiorità o negare l’altro ignorandolo rientrano nelle dinamiche relazionali ferenti. La stima è il peso specifico del valore di ogni singolo componente.   Per comprendere in che cosa consiste l’essenza del potere di azione di un gruppo dobbiamo concepirlo come la percezione soggettiva di ogni componente di “Io posso”. Il potere di azione è la somma degli “io posso”. La somma crea la percezione del gruppo “Noi possiamo”. Sentire insieme “Noi possiamo” è il potere di azione di un gruppo o la sua effettiva fitness d’azione perché esso si traduce in entusiasmo, esuberanza, forza, sinergia positiva per intraprendere sfide sempre più grandi che il gruppo sceglie di affrontare. Per quanto il sentire sia un elemento soggettivo non di meno il suo effetto sul gruppo, quando si somma, è oggettivamente concreto nel riflettersi sia nel comportamento che nel proiettarsi nelle sfide da vincere. 

 

Mentre il senso di appartenenza è la colla che tiene insieme le persone, possiamo considerare la fitness del gruppo come un reagente che attiva e combina le conoscenze, le abilità e la finalità per ottenere il successo del gruppo. La fitness di un gruppo è molto articolata. I suoi componenti sono intimamente connessi come i fili in un tessuto così da influenzare la crescita della persona, il filo, e quella dell’intero gruppo di appartenenza, il tessuto. Le componenti principali della fitness di un gruppo sono: 

 

1 La conoscenza come competenza. (la certezza della conoscenza, noi sappiamo che cosa fare)

2 La conoscenza come informazione strategicamente utile. (sapere che cosa si intende ottenere)

3 La conoscenza come informazioni ottenute in tempo utile. (sapere quando fare)

4 Le singole abilità sommate in azione. (come ottenere) 

5 Le risorse. (il potere di azione: noi possiamo). Noi vogliamo. Che cosa siamo capaci di mettere in campo per ottenere il risultato)

6 Le abilita di relazione del gruppo (con chi fare per ottenere ciò che vogliamo) 

7 L’identità del gruppo (chi siamo e che cosa siamo quando cerchiamo di ottenere ciò che vogliamo?) Chi diventiamo quando lo abbiamo ottenuto?

8 La reputazione Come veniamo percepiti, considerati, valutati dagli altri che hanno scoperto chi siamo. Che cosa siamo per gli altri quando abbiamo ottenuto ciò che volevamo?

9 La visione. Dove vogliamo andare? Qual’è il nostro posto insieme agli altri che vogliono ottener cose diverse dalle nostre? Qual’è il nostro posto nella vita, nella società, nel nostro tempo e nel mondo?

10 L’eredità fisica e il lascito spirituale Che cosa lascio alla mia famiglia, alla comunità, al paese e all’umanità? Chi e cosa andrà a nutrire e rafforzare la nostra fitness?

 

La fitness è costituita dalle dieci parti fondamentali, dieci fili di colore diverso che vengono intessuti creando un disegno unico nel suo genere. Essa può svilupparsi in uno spettro molto ampio. Noi usiamo una griglia di valutazione e di interpretazione utile ad orientarsi nei diversi gradi di abilità e intensità:

1 fitness negativa – è un processo di decadenza in cui si verifica la perdita di componenti del gruppo e di potere operativo (possedere di meno, poter fare di meno)

2 fitness sufficiente – è un livello di sopravvivenza in cui non c’è perdita ma nemmeno un avanzamento, le forze sono sufficienti solo a confermare l’esistenza del gruppo, ma non a farlo crescere.

2 fitness media – è una condizione di mantenimento in cui l’esistenza del gruppo non è messa in discussione e le forze sono capaci per una piccola crescita. 

3 fitness alta o positiva – il gruppo è stabile ed è capace di porsi dei fini e di realizzarli: il gruppo avanza e conquista una crescete reputazione.

4 fitness potente o completa – il gruppo è organizzato in modo ottimale, è forte, ha potere e risorse per conquistare i propri fini, le esperienze producono crescita anche dei suoi componenti. Il gruppo è in grado di dare aiuto ad altri gruppi. Il gruppo diventa attore del miglioramento globale. Un gruppo nella sua storia attraversa diverse fasi in cui la fitness migliora oppure peggiora. Di norma, ogni gruppo attraversa tutte le condizioni perché questo fa parte della sua esplorazione evolutiva. La fitness, pur rimando un fondamento per la crescita del gruppo, è inadatta a conferire l’identità di gruppo. Non dovremmo mostrare la nostra forza (i muscoli) per dire agli altri chi siamo. I muscoli vanno bene e serve averli, ma vanno trasformati in reputazione. La forza invita alla competizione, al confronto e allo scontro invece che alla comprensione e alla collaborazione. Per costruire la propria identità, la strategia migliore è fondarla sui valori (il perché sottostante all’ espressione del gruppo), sulla finalità (che cosa il gruppo vuole ottenere) e sui risultati ottenuti (che cosa il gruppo ha realizzato). La fitness di un gruppo non deve trasformarsi in un podio o una poltrona su cui accomodarsi, ma in un cavallo lanciato al galoppo su cui bisogna tenersi in equilibrio. La fitness è una forza con cui entrare in relazione e in sinergia per affrontare e superare le sfide che il gruppo si è proposto. 

 

Un errore molto comune è identificarsi con la propria fitness e creare sulla forza la propria immagine, identità e reputazione. Siccome è nella natura della fitness variare, variando incrina l’identità e l’immagine, rendendola instabile e poco credibile. Le fondamenta ideali per una identità di gruppo non è la sua forza, ma i suoi valori, i suoi fini, le sue strategie e soprattutto i suoi risultati. 

 

Il gruppo dovrebbe studiare fino a riconoscere la condizione della propria fitness fondata sui suoi valori, finalità e risultati ottenuti. Definita la fitness di gruppo, l’azione di crescita che suggeriamo nella nostra formazione è di invitare gli studenti a sviluppare un progetto per aumentarne la loro forza e la loro portata. Gli studenti di “Strategie Evolutive” apprendono nuovi strumenti per affrontare la fitness del gruppo e imparano a definire le azioni adatte. Ecco una sintesi del lavoro che gli studenti di Strategie Evolutive maturano attraverso i processi e gli esercizi che svolgono durante la loro formazione. Se una persona o il gruppo stesso riconosce di essere in fitness negativa, la risposta strategica utile è rivedere la scelta originale di appartenere al gruppo e prendere posizione: riconfermare la propria appartenenza oppure decidere di lasciare il gruppo. Se il numero di persone di un gruppo non si riconosce nei valori, fini e risultati che lo contraddistinguono, il gruppo dovrebbe operare un turnover importante o scegliere di sciogliere il vincolo che lo tiene aggregato alla sua identità. Per i team leader è fondamentale monitorare e identificare le persone e le azioni che producono perdita di fitness nel gruppo. Un gruppo con una forte identità, fitness, valori e risultati può sopportare la presenza di perone immature. Tuttavia esiste sempre un punto limite di rottura in cui un gruppo può sostenere le impurità e la falsità nelle intenzioni e nell’appartenenza. Il team leader valuta e sceglie se rimuovere i difetti, oppure attuare un turnover per chiudere la perdita e ristabilire una condizione di sicurezza e correttezza minima per tutti gli altri. Lo scopo è creare le basi per passare a una fitness sufficiente. Un team leader di alto livello sa che non serve mandare via nessuno. Le persone fanno tutto da sole. Sa che se non vengono fermate o corrette nella loro azione lesiva sarà il senso di colpa a portarle prima alla disaffezione, poi alla critica e infine a scegliere autonomamente di ritirarsi dal gruppo.  

 

Nel caso in cui il gruppo si riconosca in una fitness sufficiente la risposta strategica è confermare l’integrità e la sicurezza del gruppo, fare un progetto e attuarlo, ottenere un risultato comune. Una sequenza ravvicinata di risultati ottenuti insieme in un progetto condiviso è il modo migliore per passare da una fitness sufficiente a una fitness buona.  La condizione di fitness media per evolvere chiedere di aumentare il valore, il peso specifico di ogni componente del gruppo, la stima reciproca dei suoi componenti. Il valore personale che il gruppo è capace di introdurre nelle relazioni e nel fine comune porta gradualmente verso una fitness alta o positiva.

 

Con una fitness alta o positiva, la chiave del miglioramento è custodita nella continuità e nella stabilità del gruppo e dei suoi successi. La strategia migliore per crescere con una fitness già alta e positiva è concepire il futuro con un programma di tre, cinque e dieci anni per realizzare diversi fini di crescita e attuarli. Il gruppo dovrebbe concepire dove vorrebbe arrivare, che cosa diventare o ottenere tra 3, 5, 10 anni. Se si realizzano, i piani portano il gruppo non solo a maggiore benessere, crescita e miglioramento ma la stabilità della fitness positiva evolve  il  gruppo verso la fitness potente o completa. 

 

La fitness potente o completa introduce il gruppo in una dinamica estremamente attiva grazie alla quale i suoi progetti e i suoi risultati portano benefici globali. Questa condizione introduce il gruppo a una nuova consapevolezza che diventa inclusiva e utile oltre l’orizzonte della sfera d’influenza del gruppo stesso. Amare e aiutare il proprio gruppo di appartenenza come pure gli altri gruppi è la nuova forza propulsiva di questo tipo di gruppo. Concepire nuovi fini evolutivi per tutti e realizzarli. La fitness potente permette a un gruppo di diventare gruppo leder, di indicare o suggerire con autorità e competenza la strada ad altri per emergere. Persone o gruppi che hanno trovato una strada al miglioramento sono leder di fatto e non hanno bisogno di investitura e di riconoscimento sociale che comunque prima o poi non tarderà ad arrivare. I gruppi di questo tipo sono casi da studiare, da emulare e seguire. La fitness potente è indicativa di chi è vincente nella vita e questa esperienza va condivisa ed esportata. Tuttavia esiste un problema da non sottovalutare e si ravvisa in quei gruppi, che in passato hanno ottenuto una fitness potente ma l’hanno persa. Ciononostante il gruppo si presenta con una identità che non è reale, attuale, ma idealizzata da un passato che è stato e non è più. Molti gruppi sociali si sono secolarizzati e isolati in una ritualità, un linguaggio e una simbologia che li contraddistingue da tutti gli altri. La realtà che avanza con nuove scoperte, nuove conoscenze li attraversa senza modificarli. 

 

Con una fitness appena sufficiente o addirittura negativa di una persona o di un gruppo osserveremo una progressiva polarizzazione della propria identità. Il senso di sé o il “noi” diventa esclusivo e gli altri diventano “altro”.  Studiando le dinamiche di una fitness negativa scopriremo che essa sviluppa un rapporto direttamente proporzionale: Più una persona o un gruppo sono polarizzati nel loro pensiero e nella loro visione del mondo e più sono deboli, cioè sono portatori di una insufficiente fitness evolutiva. È la paura della propria impotenza a scatenare la fitness negativa: “Io non posso, perché io non sono abbastanza.” Queste persone o gruppi sono inclini a presentarsi con una immagine grandiosa. Tendono a vivere nei ricordi dei grandi fasti passati o nelle grandi e nobili origini. Questo ostacola il processo di mettersi in discussione e rinnovarsi con nuovi ingredienti. La persona o il gruppo affetto da una fitness insufficiente o negativa resiste in modo particolare ai cambiamenti. Per ovvie ragioni è fortemente attaccato alla sua confort zone. Dal punto di vista della fitness negativa il cambiamento non è mai miglioramento, anzi il cambiamento viene percepito quasi sempre come una minaccia all’ordine consolidato. Questo processo impedisce di risalire la scala della fitness, impedisce di partecipare alle vicende relazionali, sociali e storiche in tempo reale. Queste persone o gruppi continuano lentamente, ma inesorabilmente a uscire dal flusso del momento presente della realtà in cui vivono e finiscono con l’implodere in un universo chiuso fine a se stesso. Insomma da un punto di vista evolutivo un “buco nero” che scompare dallo spazio e dal tempo dell’universo reale e condiviso.

 

FORMULA DELLA FITNESS NEGATIVA

Fitness negativa = impotenza: (io non posso, io non riesco, io non so) = crescente polarizzazione di un o di un noi rispetto ad altri = paura e rifiuto del cambiamento = immobilità evolutiva.

La domanda cruciale è: “Ma che cosa è veramente la fitness di una persona, il cui sommarsi a quella delle altre persone va a formare un Gruppo di appartenenza?”

La fitness di una persona o di un gruppo è il loro potenziale evolutivo, il loro potere di azione, è quanto e come influenzano, condizionano le loro relazioni e l’ambiente circostante, la loro storia e quelle degli altri. È quanto siano capaci di elevare il loro stile e la qualità della vita. 

 

La maggior parte delle persone ha una visione riduttiva o semplicistica della propria fitness. Pensa che significhi essere in buona salute, mangiare in modo ricco e appropriato con una sana alimentazione, dormire a sufficienza, fare una attività fisica consona a mantenere gli equilibri della nostra età biologica. Avere fitness viene spesso associato ad avere un sistema immunitario solido e una forza fisica capace di affrontare le aggressioni dei patogeni e le sfide che la vita pone quotidianamente. Sì, è vero, tutto questo è parte integrante della fitness complessiva, ma la fitness è molto più complessa e articolata dell’essere sani e forti fisicamente. Pensare alla fitness come alla salute e alla forza fisica ci porta ad avere una tipo di cecità evolutiva. Volendo fare dei paragoni, una persona sana e forte richiama quella che possiede l’arco, ma non la corda per tenderlo. Oppure che possiede arco e corda, ma non la freccia. Oppure ancora, che possiede arco, corda e feccia ma è privo di un bersaglio da colpire. O volendo andare fino in fondo con questo gioco, avere arco e corda, freccia e meta da colpire, ma l’arciere non trova la ragione di farlo. Insomma l’innegabile e necessaria fitness fisica, cui assegnamo un’importanza primaria è solo uno dei dieci fattori fondamentali che la costituiscono. Possedere il know how della fitness è un grande strumento di formazione, che siamo particolarmente fieri di possedere nella ricerca di “Scienze delle Abilità Umane. La trovate ben custodita nell’unità di studio “Strategie Evolutive”. 

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